I turisti quando visitano Roma si recano ad ammirare i soliti monumenti e i soliti luoghi, tuttavia ci sono 10 posti da vedere nella Capitale d’Italia almeno una volta nella vita. Ci sono luoghi che gli stessi abitanti della città non hanno mai avuto la pazienza di osservare con particolare interesse. I turisti potranno scoprire luoghi diversi dalle solite attrazioni, luoghi davvero speciali. Ecco di seguito i 10 luoghi insoliti da visitare a Roma.
1. La Zuppiera di Corso Vittorio
Non si è mai vista una fontana con coperchio. A Roma invece c’è ed è nata perché un papa, per preservare un monumento dall’incuria cittadina, ha deciso di coprirlo con marmoreo opercolo. I cittadini hanno poi deciso di chiamarla in modo canzonatorio ‘La Zuppiera’, proprio come forma di protesta. Fu Gregorio XV a dotarla di questo curioso coperchio, in quanto nei giorni di mercato i commercianti solitamente ci lavavano di tutto, a partire dalla frutta fino al pesce. La fontana in questione sorge da sotto il livello stradale in Corso Vittorio, anche se originariamente era posizionata a Campo de’ Fiori.
2. Fontana con palla di cannone in Viale Trinità dei Monti
Stando al racconto di una leggenda popolare, una mattina, Cristina di Svezia andasse avanti e indietro per Castel Sant’Angelo in preda alla noia, senza sapere cosa fare. A un certo punto ebbe l’illuminazione: andare a caccia. Ovviamente, non potendosi inoltra da sola nei boschi doveva presentare un invito. Questo fu fatto sparando una palla di cannone in direzione di Villa Medici, così da svegliare il padrone di casa e farlo partecipare alla caccia. L’uomo accolse l’invito con felicità, tanto da recuperare la palla di cannone e porla al centro della fontana antistante la sua residenza.
3. Quadro motorizzato di Rubens
Nella Chiesa di Santa Maria in Vallicella, come pala d’altare, è presente un quadro motorizzato. A crearlo è stato Rubens, il quale ebbe l’idea di creare una sorta di cornice “motorizzabile”, di modo da poter far scendere e salire il suo dipinto per nascondere o mostrare la famosa Vergine.
4. Orologio ad acqua del Pincio
Un orologio realizzato dal domenicano Giovan Battista Embriaco e dall’architetto Gioacchino Ersoch. Si presenta come una piccola torretta al centro di una fontana, con un guscio di ghisa che riprende le sembianze di tronchi d’albero ed un cofanetto trasparente al centro, sotto il quadrante, di modo da rendere visibile il complesso marchingegno idraulico che permette il suo funzionamento. Viene azionato dall’ Acqua Marcia della fontata su cui è posizionato.
5. Anamorfosi del Convento di Trinità dei Monti
Questo prodigio è stato realizzato da Emannuel Maignan e Jean-Francois Niceron, due monaci appartenenti all’ordine dei Minimi. Grazie alla distorsione delle immagini è possibile cogliere, da alcuni punti del corridoio, San Francesco di Paola in preghiera e San Giovanni intento a scrivere l’Apocalisse, e da altri, invece, un suggestivo paesaggio.
6. La Porta Magica di Piazza Vittorio
Unica porta superstite delle porte d’accesso a Villa Palombara. Oggi si trova nel bel mezzo di Piazza Vittorio, gettando un velo esoterico sulla stessa. Questa porta, protetta da due statue del dio egizio Bes, racchiude in sé un messaggio in codice non ancora svelato, che forse permetterebbe di trasformare i vili metalli nel più prezioso oro.
7. Casina delle civette
All’interno della tenuta Torlonia su via Nomentana è custodito un edificio del tutto stravagante che prende il nome di Casina delle Civette in onore dell’animale più amato dal Principe Torlonia, per questo soggetto di una delle più belle vetrate dello stesso edificio.
8. Cupola Piatta della Chiesa di Sant’Ignazio
Nella Chiesa di Sant’Ignazio non fu mai terminata la realizzazione della cupola. Per poter compiere comunque l’opera, Andrea Pozzo, decise di dotarlo ugualmente di una cupola, anche se fittizia. Dipinse dunque lo spazio piatto su cui la stessa avrebbe dovuto essere edificata mediante la tecnica del trompe-l’oeil, con un’illusione ottica che permettesse di percepirla tridimensionale se guardata da un determinato punto di vista segnato sulla pavimentazione.
9. Galleria Spada
Francesco Borromini, per accontentare il suo committente Bernardino Spada, ebbe un’idea fantastica. L’artista decise infatti di creare una galleria che desse l’illusione di essere alquanto lunga, mentre in realtà misurava appena otto metri e mezzo.
10. Facciata di Palazzo Zuccari
In via Gregoriana, al civico 30, si erge un palazzo stravagante, che permette l’ingresso al suo interno soltanto attraversando le fauci spalancate di un grande mostro. Federico Zuccari, il suo architetto, per realizzare la sua dimora, si ispirò ad un luogo da cui era rimasto particolarmente affascinato: il Bosco Sacro di Bomarzo.