E anche quest’anno siamo entrati nel periodo di Carnevale del 2023 che inizia da metà gennaio ma che ha il suo culmine tra il 16 e il 21 Febbraio, rispettivamente giovedì e martedì grasso. La Domenica di Carnevale sarà il 19 Febbraio. In Italia, il Carnevale viene festeggiato un po’ ovunque ma ci sono posti dove la tradizione e la festa sono famosi. Di seguito un elenco dei migliori festeggiamenti di Carnevale.
Carnevale di Venezia
Il Carnevale di Venezia è uno tra i più affascinanti ed eleganti del Mondo. Nato nel periodo della Serenissima, incanta per le sue stupende maschere create per celare l’identità di chi si nasconde di sotto. Dette maschere di solito coprono tutto il viso e vengono accompagnate da mantelli o vestiti ottocenteschi. Il Carnevale si apre con la storica Festa Veneziana sull’acqua dove si sfila in maschera sulle gondole.
La Festa delle Marie e l’elezioni della maschera più bella vengono precedute di solito da un momento di spettacolo che i turisti attendo con trepidazione: il volo dell’angelo. La Maria, maschera vincitrice dell’anno precedente, vola su Piazza San Marco per dare il via ufficiale ai festeggiamenti.
Carnevale Ambrosiano
La tradizione risale all’epoca di Sant’Ambrogio, Patrono di Milano che, tornato tardi in patria, chiese di dare in ritardo i festeggiamenti cioè dopo il suo ritorno. Per questo motivo il Carnevale Ambrosiano si festeggia da martedì grasso fino al sabato successivo che quest’anno cade il 25 Febbraio.
Carnevale Ladino
In val di Fassa, una delle più belle valli delle Dolomiti, si festeggia il Carnevale Ladino (Alba di Canazei e Penia): è una festa antica che evoca la magia delle tradizioni stagionali nelle Dolomiti. I festeggiamenti iniziano il 17 Gennaio (S. Antonio Abate). Si festeggia con carri allegorici e con maschere di legno scolpite da artigiani locali in legno di cirmolo. Di giorno si inseguono le Mascherèredes lungo le vie del paese mentre di sera arrivano i Lonc, figure inquietanti con teli bianchi lunghissimi per nascondere i trampoli.
Carnevale di Verona
Il Carnevale di Verona è uno dei più antichi d’Italia ed riprende un evento storico realmente accaduto. Nel ‘500 la popolazione di Verona fu protagonista di una rivolta e occupò tutti i forni per accaparrarsi pane e grano. Per sedare la rivolta alcuni cittadini diedero a loro spese, generi di prima necessità. Da allora, il Carnevale si festeggia con il Venerdì Gnochear e la distribuzione dei gnocchi del Bacanal del gnoco. La maschera tradizionale Veronese è il Papà del Gnoco che impugna un forcone con un gnocco inforchettato.
Carnevale di Viareggio
A farla da padrone durante il Carnevale di Viareggio sono i giganteschi e allegorici carri di cartapesta. I quartieri della città, durante il periodo di Carnevale, trasformano le proprie piazze e strade in palcoscenici per balli, musica dal vivo e cucine all’aperto.
Carnevale di Cento
Per un mese intero, carri, sfilate, musica carioca e maschere, saranno gli ingredienti del Carnevale d’Europa di Cento, gemellato con il Carnevale di Rio de Janeiro. Da non perdere la filata di carri con il loro gettito che altro non è che il lancio di oggetti e gadgets dai carri sul pubblico. Maschera tipica di Cento è il Tasi che aprirà la sfilata in frac con la fedelissima volpe stretta in braccio. Il rogo della maschera, chiuderà i festeggiamenti.
Carnevale di Ivrea
Rievocazione di un episodio di affrancamento alla tirannide, realmente accaduto durante il periodo medioevale. L’eroina della festa è la Mugnaia affiancata dal Generale che ha il compito di controllare e garantire un corretto svolgimento della manifestazione. Molto conosciuto è il tradizionale lancio delle arance che si tiene nel pomeriggio per tutto il periodo di Carnevale.
Carnevale di Putignano
E’ uno degli eventi più antichi d’Italia e anche più lungo. Inizia il 26 Dicembre con lo scambio del cero e le Propaggini: una recita in dialetto putignanese che prende in giro i potenti del paese. Protagonisti i carri che porteranno colore e satira in tutta la città. Il Carnevale si concluderà il martedì grasso.
Carnevale di Acireale
E’ considerato il più bello di tutta la Sicilia. Sfilate di carri allegorici di carta pesta e carri infiorati. Ogni anno, vengono riprodotti carri in miniatura che parteciperanno ad un concorso. Le maschere tipiche di Acireale, Abbatazzu, Domini e Baruni, sono maschere storiche che ironizzano su clero e nobiltà e che vengono sostituiti da personaggi legati all’attualità.
Carnevale Sardo
La Sardegna, per Carnevale, diventa una festa arcaica e unica fatta di maschere e riti. Si festeggia a Bosa nel nord dell’Isola, a Cagliari e in Ogliastra con un fantoccio di pezza che viene processato e messo al rogo dalla folla. In Barbagia si festeggia con le tradizionali maschere mute di origine antichissima, dall’aspetto inquietante mentre dalle parti di Oristano, si svolgono esibizioni equestri.
Maschere
Ogni regione italiana ha le sue maschere tipica del Carnevale. Le maschere più famose sono: Pulcinella, in Campania ,Rugantino, maschera romana, Arlecchino che insieme a Brighella sono le maschere tipiche della Lombardia, Gianduia in Piemonte, Pantalone, maschera tipica di Venezia, Frappiglia, maschera dell’Abruzzo, Rumit e Urs in Basilicata, Giangurgolo, maschera della Calabria, Balanzone, maschera di Bologna.
Cibi di Carnevale
Il Carnevale precede il periodo di 40 giorni di dieta e digiuno, chiamato Quaresima quindi si eccede a tavola prima di questo periodo. Ogni regione, ha pietanze tipiche; in Campania, è usanza preparare le lasagne carnevalesche ripiene di uova polpette e formaggio. In Liguria, si mangia ravioli conditi con il tocco (sugo di carne) e braciole. In Valle d’Aosta, è tipico mangiare salsiccia e polenta. In Sardegna si mangia lardo con le fave. In Basilicata si mangia fegato alla brace, in Veneto invece maiale, buon vino e fritole. In Puglia, si mangiano i tipici panzerotti fritti ripieni di carne macinata di maiale.
Dolci tipici
I dolci tipici di Carnevale, è un impasto fritto fatto con farina uova e zucchero che a seconda delle regioni prende un diverso nome: Chiacchiere (Sicilia, Piemonte, Lombardia e Calabria), bugie (Liguria), ciarline (Emilia), ‘ncartellate (Calabria), fiocchetti (Romagna), cenci (Toscana), frappe (Lazio), galani (Veneto), crostoli (Friuli Venezia Giulia).